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Essere al servizio della pizza napoletana in ben 91 paesi, significa saper interpretare le sfumature culturali della parola Napoli, in mille modi. Cosa vuol dire, per esempio, essere un pizzaiolo in Cina? Scopriamolo insieme a due artigiani, inviati speciali : Angelo Tramontano e Maurizio Iannicelli.
La pizza è il piatto più mangiato al mondo, ma anche il più imitato, con versioni non sempre fedeli all’originale.
Il sogno racchiuso nel Disciplinare della Pizza Napoletana è quello di portare l’arte bianca del Vesuvio in tutto il mondo a colpi di tecnica e naturalmente di ingredienti giusti.
Ed è proprio raccontare al mondo le specificità del pomodoro di Napoli la missione dei viaggi di Ciao.
E così in occasione della Caputo Cup a Nanchino e di FHC China abbiamo sguinzagliato 2 artigiani con la giubba di Ciao a caccia dello stato dell’arte della pizza in Oriente.
Ecco il diario di viaggio di Maurizio Iannicelli della pizzeria Napul’è e di Angelo Tramontano di ‘ O Sarracino.
Com’è vista la pizza napoletana in Cina?
Il popolo cinese impazzisce per la cucina italiana e soprattutto per la pizza napoletana! – Ci racconta Maurizio Iannicelli della Pizzeria Napul’è – C’è grandissima attenzione alla tecnica e alla qualità dei prodotti italiani. Per non parlare dell’ entusiasmo di appassionati e semplici golosi, che tendono a identificare la pizza con gli ingredienti, come il pomodoro Ciao, come unico condimento per un piatto verace.
Come lavorano i pizzaioli cinesi?
Umili, puliti, educati, con tanto entusiasmo e voglia di imparare: questo è il ritratto di pizzaioli cinesi che abbiamo incontrato nel nostro viaggio in Oriente. – A parlare è Angelo Tramontano della Pizzeria ‘ O Sarracino. – Durante le master class che abbiamo tenuto a Nanchino, abbiamo potuto toccare con mano la loro voglia di entrare in contatto con la cultura napoletana anche attraverso la conoscenza degli ingredienti del territorio come i pomodori Ciao.
Quindi a che punto è lo stato dell’arte (bianca) in Oriente?
Le associazioni di categoria, i tanti produttori campani che lavorano alla diffusione della napoletanità, il Disciplinare della Verace Pizza stanno facendo tanto per esportare il lato napoletano dell’arte bianca.- Ecco la conclusione di Maurizio Iannicelli e Angelo Tramontano. – Certo, ci sono ancora aspetti da limare, ma grazie anche alle nuove tecnologie video che avvicinano le nazioni e le nozioni, oggi in tanti paesi del mondo la pizza ha ricominciato a parlare il napoletano!