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Come arriva in tavola la qualità dei pomodori Ciao 1024 536 cmdo

Come arriva in tavola la qualità dei pomodori Ciao

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Solo pomodori interi e succo di pomodori, in conserva: non serve nessun altro ingrediente per ottenere la qualità dei prodotti Ciao. A questa semplicità si aggiunge un metodo rigoroso che verifichi che tutto sia fatto alla perfezione. Scopriamo insieme da cosa nasce la certezza di portare sempre in tavola l’estate napoletana.

Attenzione, controlli e metodo queste le 3 parole chiave della produzione di Ciao.
I nostri pomodori arrivano nella tua cucina, interi, perfetti, carnosi lucidi e sodi perché vengono inscatolati a poche ore dalla raccolta. Ma anche grazie a controlli puntuali durante tutto il processo di produzione.

Vediamo insieme quanta cura impiega Ciao per mantenere la promessa di portare sempre in tavola l’estate napoletana.

Il primo controllo di qualità è ovviamente quello che avviene nei campi.

Attraverso il monitoraggio costante delle coltivazioni e delle quantità piantate per ettaro e grazie ad accordi precisi con le cooperative agricole è possibile rigettare gli ortaggi non conformi agli standard.

Poi ci sono i test in fabbrica lungo tutto il processo di produzione.

  • Controlli del perfetto colore dei pomodori che scartano i più verdi o i gialli separandoli dai rossi.
    Controlli della calibratura ovvero dell’omogeneità delle grandezze.
    Controlli dell integrità dei pomodori anche dopo la pelatura.

L’ultima verifica prima del confezionamento è quella sempre artigianale delle nostre signore del Vesuvio.

Solo l’esperienza contadina può  completare con occhi e mani il lavoro delle macchine.

In aziende storiche come Ciao – il pomodoro di Napoli, niente quindi può sostituire il lavoro dell’uomo.

Mani e tecnologia insieme fanno dell’innovazione il mezzo per rendere più sicura la tradizione: questa è la morale di una storia fatta di sapore e cultura!

La pizza napoletana in Oriente
Ciao e il lato orientale della pizza napoletana 845 445 cmdo

Ciao e il lato orientale della pizza napoletana

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Essere al servizio della pizza napoletana in ben 91 paesi, significa saper interpretare le sfumature culturali della parola Napoli, in mille modi. Cosa vuol dire, per esempio, essere un pizzaiolo in Cina? Scopriamolo insieme a due artigiani, inviati speciali : Angelo Tramontano e Maurizio Iannicelli.

La pizza è il piatto più mangiato al mondo, ma anche il più imitato, con versioni non sempre fedeli all’originale.

Il sogno racchiuso nel Disciplinare della Pizza Napoletana è quello di portare l’arte bianca del Vesuvio in tutto il mondo a colpi di tecnica e naturalmente di ingredienti giusti.

Ed è proprio raccontare al mondo le specificità del pomodoro di Napoli la missione dei viaggi di Ciao.

E così in occasione della Caputo Cup a Nanchino e di FHC China abbiamo sguinzagliato 2 artigiani con la giubba di Ciao a caccia dello stato dell’arte della pizza in Oriente.

Ecco il diario di viaggio di Maurizio Iannicelli della pizzeria Napul’è e di Angelo Tramontano di ‘ O Sarracino.

Com’è vista la pizza napoletana in Cina?

Il popolo cinese impazzisce per la cucina italiana e soprattutto per la pizza napoletana! – Ci racconta Maurizio Iannicelli della Pizzeria Napul’è – C’è grandissima attenzione alla tecnica  e alla qualità dei prodotti italiani. Per non parlare dell’ entusiasmo di appassionati e semplici golosi, che tendono a identificare la pizza con gli ingredienti, come il pomodoro Ciao,  come unico condimento per un piatto verace.

Come lavorano i pizzaioli cinesi?

Umili, puliti, educati, con tanto entusiasmo e voglia di imparare: questo è il ritratto di pizzaioli cinesi che abbiamo incontrato nel nostro viaggio in Oriente. – A parlare è Angelo Tramontano della Pizzeria ‘ O Sarracino. – Durante le master class che abbiamo tenuto a Nanchino, abbiamo potuto toccare con mano la loro voglia di entrare in contatto con la cultura napoletana anche attraverso la conoscenza  degli ingredienti del territorio come i pomodori Ciao.

Quindi a che punto è lo stato dell’arte (bianca) in Oriente?

Le associazioni di categoria,  i tanti produttori campani che lavorano alla diffusione della napoletanità, il Disciplinare della Verace Pizza stanno facendo tanto per esportare il lato napoletano dell’arte bianca.-  Ecco la conclusione di  Maurizio Iannicelli e Angelo Tramontano. – Certo, ci sono ancora aspetti da limare, ma grazie anche alle nuove tecnologie video che avvicinano le nazioni e le nozioni, oggi in tanti paesi del mondo la pizza ha ricominciato a parlare il napoletano!

LSDM e Ciao a Copenaghen
LSDM e Ciao in viaggio verso Copenaghen 845 445 cmdo

LSDM e Ciao in viaggio verso Copenaghen

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Si conclude il 29 ottobre a Copenaghen il tour 2018 di Ciao il Pomodoro di Napoli ed LSDM (Le Strade Della Mozzarella): il Congresso Internazionale di cucina d’autore che mira a portare nel mondo la cucina Mediterranea tra pizza e ingredienti Made in Italy. Scopriamo insieme cosa accadrà in Danimarca!

Ciao il pomodoro di Napoli porterà in Nord Europa il calore della pizza e della cucina partenopea, lo farà seguendo l’itinerario di LSDM, la kermesse che punta a far scoprire i vantaggi in termini di salute e sapore della dieta mediterranea.
Anche durante questa tappa danese del tour i piatti in degustazione e le demo illustrative saranno impreziosite dalla dolcezza del pomodoro del Vesuvio.

Il Viaggio di LSDM

In principio fu Paestum. Insieme al carrozzone di LSDM siamo partiti dalla Campania per declinare la dolcezza dei prodotti Ciao negli accostamenti armoniosi di chef provenienti da tutta Italia, dimostrando alla fine un’eccellenza del territorio non conosce confini geografici.

La seconda tappa è stata New York (se vuoi saperne di più leggi qui) con il suo dialogo tra pizza napoletana e lievitazioni american style.

La terza è ultima tappa è il Ristorante Brace di Copenaghen (Teglgårdstræde, 8A), che dalle 14 di lunedì 29 ospiterà l’ultima incursione italiana di LSDM.

La tappa

Ma cosa accadrà a Copenaghen?

saranno 5 i laboratori che declineranno altrettanti simboli della cucina italiana

● Il prosecco DOC,
● La pasta
● L’olio extravergine
● Il caffè
● e naturalmente il Pomodoro.

Il rappresentante della cucina italiana in rosso sarà Nicola Fanetti: chef del Ristorante Brace, che proporrà una fusion tra cucina danese e italiana in linea con la filosofia dei padroni di casa.

L’obiettivo?

Dimostrare la grande versatilità del paniere agroalimentare italiano, con un occhio particolarmente attento al giudizio degli chef stranieri.
Quello che è importante sottolineare è che il pomodoro del Sud Italia è un prodotto dalle caratteristiche organolettiche uniche molto diverse da prodotti provenienti da altri climi e altre regioni del mondo: proprio per questo merita attenzione e tutela.

New York Pizza Festival
New York Pizza Festival e Napoli Pizza Village: somiglianze e differenze. 845 445 cmdo

New York Pizza Festival e Napoli Pizza Village: somiglianze e differenze.

 

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New York Pizza Festival e Napoli Pizza Village: 2 cornici diverse, ma tanti punti di contatto. Il 6 e il 7 ottobre vieni a scoprire il filo che lega Napoli all’altro capo del mondo

Il 2018 è un anno storico per gli amanti della pizza e per noi di Ciao – il pomodoro di Napoli! A New York è nata una stella : Il New York Pizza Festival, il primo appuntamento del mondo pizza negli States gemellato con il Napoli Pizza Village. L’evento si terrà nel Bronx il 6 e il 7 ottobre: praticamente ora!
CMDO è orgogliosa di essere uno dei partner principali di questo momento rivoluzionario.

L’identikit

Ma cosa hanno in comune il villaggio sul Lungomare di Napoli e quello nel Bronx?
Ecco un identikit dei due appuntamenti.

Partiamo dalla cornice.

Il Vesuvio di certo non abbiamo potuto trasportarlo e New York, ma la Grande Mela fa concorrenza a Napoli per la vivacità culturale e il gran numero di artisti e di eventi che rendono la città un po’ scugnizza proprio come Napoli!

Poi c’è l’accoglienza.

Come per il Napoli Pizza Village, l’accesso al Festival della pizza di New York è gratuito. Tutti cioè potranno venire a far festa nello spirito dell’abbraccio tutto napoletano. Anche a Napoli è così: tutti possono godersi la convivialità in riva al mare e si paga un ticket solo per consumare.

E poi c’è: l’arte dei pizzaiuoli napoletani.

Sono più di 30 i Maestri pizzaioli che si esibiranno ai forni a legna di New York. Tanti i volti ben conosciuti a Napoli e presenti al Napoli Pizza Village come Gino Sorbillo, Roberto Caporuscio, Errico Porzio, Salvatore Vesi, i FratelliSalvo, Ciro Oliva e le storiche Pizzerie Brandi e Trianon. Tanti i volti però anche della pizza american style che completeranno la panoramica sul piatto più mangiato al mondo.

Per chiudere la carrellata sul gemellaggio tra Napoli e New York: gli ingredienti.

A farla da padrone saranno i prodotti storici che ormai il mondo identifica con la pizza napoletana proprio come le conserve di Ciao – il pomodoro di Napoli, già grande protagonista dei record della pizza e dei più importanti eventi legati alla napoletanità in tutto il mondo!
Manchi solo tu: vieni ad assaggiare, guardare, raccontare…insomma a condividere l’evento dell’anno!
Ti aspettiamo il 6 e il 7 ottobre nel Bronx.

LSDM a New York
LSDM New York e il pomodoro Ciao: la napoletanità si racconta al mondo 845 445 cmdo

LSDM New York e il pomodoro Ciao: la napoletanità si racconta al mondo

In fatto di pizza cosa unisce Napoli e New York? Ce lo racconterà LSDM il congresso internazionale di cucina d’autore che per questa edizione del 2018 negli States ha scelto un tema irrinunciabile: l’arte bianca. Protagonista indiscusso della manifestazione l’uso degli ingredienti e in particolare del pomodoro.
Fino a non molto tempo fa in fatto di pizza i paesi d’Oltreoceano erano guardati con un po’ di sospetto dai cultori della pizza napoletana.
Fusion avveniristiche, consistenze discutibili o comunque troppo diverse dalla matrice partenopea, dimensioni XL, facevano dell’arte bianca americana una filosofia quanto meno a sé rispetto alla tradizione del Vesuvio.
Oggi il panorama è un cambiato.

Lo scenario che ci aspetta a New York

Vuoi per il riconoscimento dell’UNESCO che ha conferito all’arte dei pizzaiuoli napoletani l’alloro di patrimonio immateriale dell’umanità, attestando alla versione partenopea della pizza un valore senza confini geografici, vuoi per la grande diffusione di notizie e la capacità delle moderne tecnologie di trasportare il saper fare campano ovunque: oggi la storia è diversa.
Il mondo a stelle e strisce riconosce e ama la pizza napoletana.
Raccontarla, spiegarla e illustrare la cultura degli ingredienti che c’è dietro sarà compito anche di LSDM New York 2018 e di Ciao grande protagonista della manifestazione.

La kermesse.

Si svolgerà nella pizzeria Kesté di Roberto Caporuscio il Pizza Time dedicato alla diffusione della napoletanità nell’arte bianca di LSDM, il Congresso di cucina d’autore.
Anche quest’anno LSDM è partito da Paestum, ma farà il giro del mondo parlando della gastronomia, degli ingredienti e della dieta mediterranea.
Lezioni di impasti
analisi delle nuove tendenze del fenomeno pizza (come la grande attenzione alla pizza fritta, la versione canotto)
dialogo tra nazionalità diverse dei pizzaioli passando per le esperienze di Enzo Coccia, Carlo Sammarco, Giorgia Caporuscio, Tony Gemignani e Anthoni Mangieri.
E un focus sugli ingredienti e in particolare sui condimenti: grande differenza tra la scuola americana e quella napoletana.

Il pomodoro

Tutti i seminari, i confronti e le ricette avranno un unico protagonista apprezzato in tutto il mondo: il pomodoro ciao soprattutto nella versione san Marzano DOP.
Ciao esporta i suoi prodotti in più di 90 paesi ed è apprezzato anche come prodotto di punta negli Stati Uniti.
Per partecipare all’evento basta inviare una mail a info@lsdm.it 

campione del mondo della Pizza Stg 2018
Il campione del mondo della Pizza Stg e la ricetta della margherita perfetta 845 445 cmdo

Il campione del mondo della Pizza Stg e la ricetta della margherita perfetta

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Cosa trasforma un margherita in una pizza degna del podio del Trofeo Caputo? Ce lo racconta Antonio Mezzero,  il campione del mondo della pizza STG.
Dal 6 giugno 2018 la pizza napoletana ha un nuovo ambasciatore. Si chiama Antonio Mezzero ed è il vincitore del XVII Campionato Mondiale del Pizzaiuolo.

La pizza Stg è quella che segue il disciplinare della vera pizza napoletana: un decalogo che garantisce in tutto il mondo che il prodotto sfornato sia uguale a quello mangiato a Napoli.

Proprio per questo, il podio della categoria Pizza Stg è il più ambito dai pizzaiuoli di APN che patecipano al Trofeo Caputo ed è quello che designa il campione del mondo della pizza per un anno!

Tra le norme del Disciplinare della Pizza Stg ci sono precise regole per raccontare anche gli ingredienti giusti che devono essere usati per la pizza napoletana. Nella ricetta codificata della pizza napoletana il pomodoro lungo dei pelati Ciao, la fa da padrone. Non a caso Ciao è il pomodoro ufficiale della XVII edizione del Campionato Mondiale del Pizzaiuolo.

L’edizione 2018 del Trofeo Caputo ha visto trionfare Antonio Mezzero, 35 anni, napoletano, ma residente in Portogallo.
A lui abbiamo chiesto come realizzare una pizza da campioni del mondo!

Ecco cosa ci ha risposto.

Quali sono gli ingredienti più importanti per realizzare un pizza di successo?

La ricetta di una pizza al top vede in pole position la passione. Poi ci sono gli impasti. Ma tra i condimenti il re del sapore resta il pomdoro! Per i portoghesi anche la mozzarella viene in secondo piano. E’ il pomodoro il cuore del giudizio finale di un piatto.

Che sapore ha il pomodoro portoghese?

Il Portogallo gode di prodotti di gran qualità, forse poco pubblicizzati, ma per la pizza napoletana il pomodoro deve essere italiano. Gli ortaggi italiani hanno tutto un altro sapore!

Come deve essere il pomodoro giusto per la pizza Stg?

Il prodotto giusto è quello che può essere usato in purezza senza aggiungere niente: nemmeno il sale . Non deve essere né troppo dolce, né troppo acido e va spezzato con le mani. Insomma il pomodoro giusto è quello che restituisce il sapore del campo!
Ciao augura tanto successo al nuovo ambasciatore della pizza nel mondo ed è orgogliosa di aver contribuito ad esaltare l’arte del primo campione del mondo Patrimonio dell’Unesco!

Gulfood
Ciao vola a Gulfood 2018 845 445 cmdo

Ciao vola a Gulfood 2018

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Tutto esaurito al Dubai Trade Center per uno degli eventi più importanti del mondo internazionale del food: Gulfood. Dal 18 al 22 febbraio Ciao sarà presente alla kermesse con uno stand dedicato agli appassionati e ai golosi di pizza. Vieni a scoprire la bontà dei nostri prodotti al Pavillion Hall1 : Booth B1 -34.

Si parte alla volta di Dubai!

Ciao farà parte della grande compagine italiana che racconterà al mondo medio orientale, e non solo, che cosa vuol dire “fare la pizza napoletana”.

Dimostrazioni di pizza , assaggi dei datterini del Vesuvio e tante curiosità sul pelato campano, un prodotto unico.
L’evento del resto è un palcoscenico formidabile per il cibo italiano, molto apprezzato a Dubai. Gli Emirati Arabi, infatti sono un vero e proprio paese cultore del benessere e dei piaceri della vita,vantando addirittura un ministero per la Felicità.

Tutto esaurito a Gulfood 2018!

La kermesse al Dubai trade Center, quest’anno ha già da tempo registrato il tutto esaurito in fatto di prenotazioni, a testimonianza di come l’attenzione per il cibo d’eccellenza internazionale riscuota un notevole interesse nel mondo medio orientale.
L’evento 2018, quindi per i pomodori campani sarà un palcoscenico di tutto rispetto, il più grande di sempre.

Ecco qualche numero per capirci meglio:

  • 120 padiglioni
    97.000 partecipanti
    185 paesi

Anche questa volta noi di CMDO e Ciao ci impegneremo a raccontare le specificità di un prodotto, come il pelato, che in tanti cercando di imitare, con scarso successo.

Volete assaggiare le pizze dei nostri professionisti dell’arte bianca e scoprire cosa rende unici i prodotti Ciao ?

Basta volare al Dubai Trade Centre.

 

Le emozioni più belle delle kermesse le ritroverete sui nostri social Facebook e Instagram.
Buon viaggio e buon appetito!

 

dieta mediterranea
Ciao e l’identikit del re della dieta mediterranea 845 445 cmdo

Ciao e l’identikit del re della dieta mediterranea

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Il pomodoro: un pilastro della tradizione napoletana a tavola, una miniera di creatività in tante cucine internazionali e un prezioso aiuto per la nostra salute, non solo in estate. Scopriamo insieme le mille virtù dell’ortaggio principe del Made in Italy.

Ferro, magnesio, manganese, potassio e vitamine, non solo la conosciutissima C, ma anche le preziose vitamine del gruoppo B e poi la A e la E, utili per pelle, occhi e capelli.
Insomma il pomodoro sembra un cibo semplice, ma in realtà è un vero e proprio forziere di tesori nutrizionali.

Che si tratti di un pomodoro lungo, un  San Marzano, un pomodorino o un giallo del Vesuvio, poco importa, le sue virtù rimangono inalterate.

In pochissime calorie vantaggi per tutto l’organismo.

In principio fu il licopene.
I pomodori sono ricchissimi di questa sostanza antiossidante che colora di rosso buccia e polpa. Sono quindi ottimi alleati contro tutte le malattie da degenerazione cellulare e ovviamente contro l’invecchiamento.

Soffri di ipertensione?
Anche in questo caso il pomodoro fa per te, grazie all’alto contenuto di potassio che contribuisce ad abbassare la pressione.

E come se non bastasse anche con l’apparato digerente il pomodoro ci va a braccetto!
In questo caso l’aiutino viene dalle fibre che insieme all’acqua contenuta nell’ortaggio danno una mano al transito intestinale.

Quindi occorre aspettare l’estate per essere in forma?

Niente affatto! Grazie a Ciao le qualità del pomodoro napoletano sono disponibili nella dieta tutto l’anno.

Gran parte degli antiossidanti del pomodoro, come il licopene, infatti, diventano maggiormente disponibili con il calore.
E non di poco. Il pomodoro cotto apporta all’organismo il triplo del licopene rispetto al pomodoro appena raccolto e il concentrato di pomodoro può contenere sino a 20 volte più licopene del pomodoro fresco.

I pomodori Ciao prima di finire in confezione subiscono tutti una fase di scottatura che se da un lato rende più assimilabili alcuni antiossidanti, dall’altro mantiene tutto il sapore dell’estate napoletana.

Qual è la ricetta di Ciao?

  • Niente aromi o conservanti chimici
  • attenzione alla materia prima
  • una raccolta tempestiva
  • un rigido controllo della qualità
  • e tecnologia all’avanguardia, per lavorazioni e controlli durante tutto l’iter produttivo

Cosa sarebbe la tavola italiana senza il pomodoro?
Noi di Ciao siamo orgogliosi di contribuire ogni giorno al benessere della dieta mediterranea e all’affermazione della bontà della cucina napoletana.

European Pizza & Pasta Show
European Pizza & Pasta Show: a Londra trionfa la napoletanità di Ciao 845 445 cmdo

European Pizza & Pasta Show: a Londra trionfa la napoletanità di Ciao

Si parte per un nuovo viaggio per portare nel mondo la vera tradizione dei pomodori campani. Questa sarà la volta di Londra dove il 15 e il 16 novembre  prenderemo parte all’European Pizza & Pasta Show. Scopriamo insieme la bellezza di questo nuovo appuntamento per il Made in Italy. Per conoscere le novità del mondo Ciao basta raggiungerci allo stand 56
L’Italian Style è un must a Londra: lo confermano le recensioni dei ristoranti italiani su trip Advisor, l’attenzione dei grandi marchi internazionali anche per le piccole realtà tradizionali del nostro paese e l’apertura di tanti locali che inneggiano all’italian style  e tante pizzerie napoletane, proprio nella capitale del Regno Unito.

Proprio per questo è importante ribadire che i piatti come la pizza napoletana si possono chiamare tali solo se seguono il disciplinare territoriale e se sono preparati con ingredienti della tradizione.

Per la pizza ad esempio è indispensabile l’uso del “pomodoro pelato dell’agro nocerino sarnese sgocciolato e frantumato possibilmente a mano”.

Ecco il senso del nostro viaggio a Londra. Raccontare qual è la differenza tra il pomodoro del Vesuvio e un pomodoro qualunque.

L’European Pizza & Pasta Show 2017 è il posto giusto per farlo.

Ma di cosa si tratta?

European Pizza & Pasta Show è grande evento, ma anche network dove mettere in relazione tutti gli attori legati al mondo dei cibi italiani per eccellenza: pizza e pasta.

Produttori e Distributori,ma anche artigiani, ristoratori, fornitori di servizi e di apparecchiature.
Tutto il mondo della ristorazione italiana ed europea convergerà per 2 giorni all’Olympia London per scambiare informazioni sui punti forti dell’italianità e sulle novità di settore.

All’interno della manifestazione si terranno le finali del Campionato Europeo della Pizza.
Poteva mai mancare il pomodoro napoletano per eccellenza?

E poi dibattiti e seminari sul diritto alimentare, sull’importanza del marchio, sulle licenze e sul franchising.

Vuoi essere dei nostri?

Seguici sulla nostra fan page Facebook per saperne di più oppure vieni a scoprire le novità del mondo Ciao allo stand 56

Michele D'Amelio
Tu vuò fa’ l’americano: la storia di Michele D’Amelio ambasciatore Ciao in USA 845 445 cmdo

Tu vuò fa’ l’americano: la storia di Michele D’Amelio ambasciatore Ciao in USA

 

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La pizza napoletana è il piatto più imitato del mondo, proprio per questo occorre difenderne i valori di autenticità e la ricetta originale. Ciao insieme alle associazioni dei pizzaioli e a tanti grandi produttori del Made in Italy prende molto seriamente questo impegno, ormai da generazioni. Qui vi raccontiamo la storia di Michele D’Amelio ambasciatore della bontà campana del nostro pomodoro, in USA.

“Tu vuò fa l’americano ma si nato in Italy”, canta Renato Carosone in uno dei suoi celebri successi, ma per Michele non è andata proprio così!
Lui l’americano lo fa per professione, per raccontare nel Nuovo Continente cosa distingue la pizza napoletana da quella a stelle e strisce.

Una vita fatta di viaggi, di mani in pasta, fiere, seminari, master class, ma anche di una sua pizzeria: Chest’è Pizza a Lioni in provincia di Avellino, rilevata nel 2010 per lasciar un pezzo di cuore in Italia, anche se parte della sua famiglia risiede ormai a New York.

Le giornate di Michele trascorrono volando da un paese all’altro negli States.

Ecco cosa ci racconta tra un decollo e un atterraggio dei suoi #viaggidipizza.

Da quanto tempo usi il pomodoro Ciao?
Ho conosciuto i pomodori Ciao quando ho aperto la mia pizzeria in provincia di Avellino. Ed è stato amore al primo assaggio. Poi dopo un paio d’anni ho deciso di intraprendere la mia esperienza americana insieme ad APN e lì ho potuto approfondire l’unicità dei prodotti del Sud Italia.

Perché tanta passione per il nostro pomodoro ?
Il mio lavoro consiste nel raccontare la cucina napoletana agli addetti ai lavori Made In Usa.  Mostro come preparare la pizza napoletana ma anche un buon ragù, un buon piatto di pasta all’italiana e molta fatica me la risparmia proprio la scelta degli ingredienti giusti.

Cosa distingue la pizza napoletana da quella americana?
In primis gli ingredienti: farina, pomodoro, mozzarella, non c’è paragone con quelli campani. Ai nostri ingredienti non servono additivi per raggiungere l’eccellenza del gusto, non posso dire lo stesso di tanti prodotti Made in Usa.

E il futuro? Come lo vedi?
Non escludo di poter aprire anche qui una pizzeria. In America le opportunità non mancano, ma a mancarmi sono le cose semplici che qui non trovo: un caffè al bar, una passeggiata in piazza. La differenza nell’arte bianca fa da specchio a quella tra gli stili di vita e anche in questo caso quello all’italiana è invidiato in tutto il mondo!